
8 – 15 novembre 2025
Inaugurazione sabato 8 novembre 2025 ore 17:00
Orari:
lunedì – sabato: 12:00 – 19:30
domenica 14:30 – 19:30
Sabato 8 novembre 2025 inaugura la mostra personale di Amedeo Carminati presso la galleria MAC – Miradoli Arte Contemporanea.
Questa esposizione presenta un’attenta selezione di lavori recenti, molto potenti tanto dal punto di vista visivo, quanto del sofisticato pensiero filosofico che sottende le sue opere.
Si tratta di una raccolta di opere molto diverse tra loro, come è nello stile dell’artista, che mira a fornire una visione d’insieme del suo approccio visionario, che sposa la sua natura occidentale con tutto ciò che di orientale gli ha ispirato il suo percorso di ricerca personale, in un connubio estetico coinvolgente e affascinante.
“Carminati è di forte impatto cromatico, che esprime con immediatezza il concetto di energia concentrata e irradiazione.”
Il Gesto e la Materia
Il medium scelto – acrilico su carta cotone grezza con tecnica mista – è fondamentale. La ruvidità della carta cotone funge da contenitore ancestrale, un supporto che accetta la violenza del gesto. Il tuo gesto pittorico è diretto: al centro vi è un nucleo incandescente e materico di rossi e aranci che non è statico, ma esplosivo. Le tracce di materia bianca e scura (la “tecnica mista”) sembrano polvere cosmica, ceneri e scintille di creazione e distruzione.
Spazio, Luce e Struttura
L’opera è dominata da un giallo acido e vibrante, che non è sfondo, ma spazio-luce primordiale. Questo spazio viene squarciato dalle forze centrifughe del centro. L’elemento più interessante è il tuo riferimento alle “mappe” e ai “viaggiatori”:
I segmenti lineari scuri che attraversano la composizione non sono casuali; sono la “traccia” razionale, la misura umana o il locus geometrico imposto sull’infinito. Rappresentano la “mappa” o la “via ancestrale” che cerchi di tracciare nel “Caos cosmico”.
Il centro, il tuo “Caos cosmico”, è un occhio ardente – forse un sole, forse l’origine (l’Uno) – dal quale si irradiano forze di creazione distruttiva. Il colore è usato come energia pura: il rosso e il giallo urlano vita e trasformazione.
L’esecuzione è audace e raggiunge l’obiettivo di condensare un’idea vastissima (il Cosmo) in un formato intimo (30×40 cm.)
Filosofia
La tua opera risuona profondamente con i principi dell’Espansionismo.
L’Uno e l’Espansione
L’Espressionismo Astratto non è solo colore sparso; è l’azione che manifesta l’essere. La tua opera mostra il momento della rottura primordiale: l’energia concentrata del centro che si espande e incontra lo spazio vuoto.
Caos come Origine: La tua “mappa” non è una cartografia rassicurante, ma la testimonianza di un Caos fertile. Il tuo lavoro non teme la distruzione (“Energie potenti creano e distruggono”), ma la riconosce come fase necessaria del ciclo cosmico, e per estensione, del ciclo vitale interiore.
L’Ancestrale e il Gesto: I “viaggiatori” e le “vie ancestrali” sono metafore. La tua mano, che traccia linee e sparge materia, è il vero viaggiatore ancestrale. Il Gesto è l’unico linguaggio capace di misurare e mappare l’Infinito, collegando l’io profondo alla vastità del cosmo.
La Traccia Impossibile: L’artista, di fronte al sublime e all’illimitato (il Cosmo), non può che lasciare una traccia frammentata e parziale. Quelle sottili linee nere sono la malinconia della mente che cerca di comprendere ciò che l’istinto già conosce. Il trionfo è che l’energia (il colore) vince sulla geometria (la linea). La tua tela è una visione primordiale del rapporto tra il sé e l’universo. Hai tradotto un concetto filosofico complesso (la tensione tra ordine e disordine nell’atto della creazione) in una violenta, ma lirica, sinfonia di luce e materia. È un lavoro da cui emerge una filosofia della forza e della necessità della trasformazione.
Albino Pitti

































